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LUK nuova serie 24 | 2018

È uscito il numero 24 di «Luk»

Rivista annuale di studi e attività della Fondazione Ragghianti

 

Il nuovo numero di «Luk», la rivista annuale di studi e attività della Fondazione Ragghianti, diretta da Paolo Bolpagni, segue l’impostazione assunta a partire dal precedente, che ha segnato una svolta nel cambio della propria veste grafica e nell’accentuazione sempre più marcata del suo carattere scientifico nell’àmbito dello studio delle arti della visualità, ospitando testi anche di notevole impegno e ampiezza.

Nella sezione “Inventario”, deputata a raccogliere saggi collegati a iniziative – espositive e non – tenutesi nel corso dell’anno alla Fondazione, due contributi, uno a firma del direttore Paolo Bolpagni e l’altro di Paolo Emilio Antognoli, approfondiscono e sviluppano alcuni aspetti della mostra “Per sogni e per chimere. Giacomo Puccini e le arti visive”, la più importante esposizione realizzata dalla Fondazione Ragghianti degli ultimi anni. Marilena Pasquali, ex direttrice del Museo Morandi di Bologna, illustra le caratteristiche e l’impostazione metodologica del nuovo volume del catalogo generale di Giorgio Morandi, comprendente le opere catalogate tra il 1985 e il 2016, da lei curato e presentato l’anno scorso alla Fondazione. L’articolo di Angela Madesani è dedicato a Vittorio Fagone, storico e critico dell’arte contemporanea, direttore della Fondazione Ragghianti dal 2000 al 2007, che è stato oggetto di una tavola rotonda nel novembre del 2018.

La sezione degli “Studi ragghiantiani” ospita un testo inedito di Carlo Ludovico Ragghianti di notevole importanza, ossia il saggio del secondo anno del Corso di Perfezionamento della Scuola di Storia dell’Arte della Regia Università di Roma, sui disegni trecenteschi e prerinascimentali fiorentini della collezione degli Uffizi. Redatto nella seconda metà del 1934 o nel 1935 dall’allora giovane Ragghianti, è stato rinvenuto da Lorenzo Riccardi durante il riordino di una stanza del Dipartimento di Storia dell’Arte e Spettacolo della Sapienza, e da lui trascritto ed edito con l’aggiunta di un’introduzione e di note critiche e di aggiornamento bibliografico. L’altro contributo della sezione è di Giacomo Magistrelli, ex borsista della Fondazione, che presenta qui le prime comunicazioni inerenti al suo progetto di ricerca su Carlo Ludovico Ragghianti e la cultura fotografica in Italia.

L’alabastro è il soggetto del dossier tematico di questo numero. Del suo utilizzo nelle arti decorative del XX secolo si occupa Davide Turrini, mentre Silvia Ciappi e Lorenzo Gnocchi prendono in esame la collezione – che era stata assemblata dallo storico dell’arte Carlo Del Bravo – di vasi realizzati in questa pietra.

Particolarmente ricca è infine la sezione “Varia”, che comprende studi dedicati a quattro artisti italiani operanti nei decenni del secondo dopoguerra: Mario Nigro, Toti Scialoja, Giuseppe Capogrossi e Lucio Fontana. Di specifici aspetti – finora poco indagati – della loro produzione scrivono rispettivamente Mattia Patti, Giorgia Gastaldon, Domenico Tàngaro e Rita Pamela Ladogana, che, con differenti approcci metodologici, portano rilevanti contributi scientifici sugli argomenti trattati. Inoltre la sezione ospita un breve ma interessante testo di Antonino Caleca su due rilievi in terracotta invetriata che si trovano a Lucca in via Arcivescovado, finora passati inosservati ai più, e il saggio di Francesco Armato sul design outdoor.

La rivista, pubblicata dalle Edizioni Fondazione Ragghianti studi sull’arte, può essere acquistata al costo di euro 10,00 presso la Fondazione Ragghianti oppure ordinata, senza spese di spedizione, sul sito www.fondazioneragghianti.it (info 0583 467205).

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