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Stile dell’Angelico

stile angelicoREGIA
Carlo Ludovico Ragghianti

TESTO
Carlo Ludovico Ragghianti

MUSICA
Giorgio Fabor

FOTOGRAFIA
Anton Giulio Borghesi

ANNO
1955

PRODUZIONE
Este Film, Ferrara e Romor Film, Milano (per Direzione Pubblicità e Stampa Olivetti) in collaborazione con il CIDALC (Comité International Diffusion Arts et Lettres à travers le Cinéma)

NOTE
organizzazione di Alberto Mortara; effetti speciali ideati da C.L. Ragghianti

FORMATO
35 mm, 16 mm

LINGUA
italiano, francese, inglese, russo e spagnolo

DURATA
10’

PELLICOLA
Colore

SERIE
seleARTE Cinematografica, Critofilm 5

DESCRIZIONE

Il critofilm inizia con immagini di Fiesole, paese d’origine di Frà Giovanni detto il Beato angelico, per arrivare al Convento di San Marco dove l’artista visse e lavorò ad un ciclo di affreschi che dovevano decorare gli ambienti e le celle del convento dei padri domenicani. Anche in questo lavoro Ragghianti fece uso delle dissolvenze incrociate per descrivere il panorama artistico ai tempi dell’Angelico e le sue fonti di ispirazioni: Giotto, Masaccio, Paolo Uccello. L’importante ancora una volta per Ragghianti è mostrare lo stile: la sintesi architettonica, il rigore formale, l’umanità rappresentata in maniera fortemente realistica dall’Angelico. Analizzando il volto di Cristo Ragghianti, grazie alla dissolvenza incrociata, mostra le corrispondenze tra tratti del volto e moduli architettonici: “quando vediamo il passaggio da una bifora architettonica alla struttura di due volti (orbite e naso) dell’Angelico, assicuriamo che l’artista compone strutturando l’immagine secondo un tale continuo criterio architettonico”. (Film d’arte, film sull’arte, critofilm d’arte in Arti della visione, I: Cinema, Einaudi, Torino, 1975, p.250).

*in visione presso la videoteca della Fondazione Ragghianti

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