Preloader image
Back

«Un anno d’attività tanto piena e intensa non poteva che produrre un numero davvero ricco della nostra rivista, che, dopo l’‘Inventario’, i cui contributi prendono spunto proprio da iniziative promosse dalla Fondazione nel 2024, vede succedersi gli ‘Studi ragghiantiani’ – con un breve ma pregnante testo di Giorgio La Malfa e i saggi di Iacopo Bartelletti e Pamela Krzemien, allievi di Chiara Savettieri all’Università di Pisa, e di Andrea Becherucci – e la sezione lucchese, entro la quale compaiono gli scritti di Paola Betti sul pittore Domenico Brugieri (1678-1744) e di Matteo Carli sugli espressionisti toscani d’inizio Novecento e, pubblicato purtroppo postumo, un ricordo di Romano Silva tratteggiato con l’acume che gli era tipico dal nostro compianto Giorgio Tori, indimenticato presidente della Fondazione Ragghianti dal 2012 al 2018, che omaggiava così il suo predecessore e amico, riallacciandosi a una tavola rotonda che si era tenuta il 13 dicembre 2021 a Lucca nella Sala convegni «Vincenzo Da Massa Carrara». Come di consueto, l’ultima sezione è ‘Varia’, di nome e di fatto, raccogliendo testi di differenti temi, impostazioni e àmbiti cronologici: Leonardo Umberto Conti Marchetti indaga la produzione del pittore quattrocentesco Bono da Ferrara, Maurizia Tazartes analizza i rapporti con l’eredità nordica rinvenibili nell’opera del ferrarese Ludovico Mazzolino (1480-1528), Antonino Caleca cura e introduce la pubblicazione delle memorie del grande storico dell’arte e della musica Matteo Marangoni, maestro di Ragghianti, io dedico un saggio al maestro lunigianese Loris Nelson Ricci (1939-2021), che fu protagonista di una mostra del nostro Centro Studi svoltasi nell’autunno del 1983; di nuovo ricompare la firma di Maurizia Tazartes in un interessante contributo sugli artisti-scrittori (Francesco Messina, Leonardo Dudreville, Giorgio de Chirico e Massimo Campigli) e sugli scrittori-artisti (Eugenio Montale, Carlo Levi, Dino Buzzati e Lalla Romano) nell’Italia del XX secolo, mentre Giuseppe Facchetti, in un testo di notevole impegno teorico, esplora alcune modalità di comunicazione dell’assenza (nelle sue varie accezioni) nell’àmbito museale». Dall’Editoriale di Paolo Bolpagni.

Reviews

There are no reviews yet.

Be the first to review “LUK n. 30, gennaio-dicembre 2024”

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Preloader image