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LookAt Festival 2010-ImmaginAzioni

15 maggio – 30 maggio 2010 

Una produzione dell’ Associazione LookAt, in collaborazione con la Fondazione Ragghianti e con il sostegno della Provincia di Lucca

ImmaginAzioni è il titolo della quarta edizione del LookAt Festival, mostra in cui le videoinstallazioni di alcune fresche scoperte affiancano quelle di alcuni tra i più importanti esponenti della ricerca e della sperimentazione audiovisiva elettronica, sia a livello italiano che internazionale.

Gli artisti che hanno partecipato al LookAt Festival 2010 sono: Mario Canali, Dn@, Theo Eshetu, Giulia Gerace e Tiziana Bertoncini, Marcantonio Lunardi, Lorenzo Pizzanelli e Fariba Ferdosi, Marco Pucci, Sara Rossi, Giacomo Verde

Le opere in mostra contribuiscono a creare un tutt’uno articolato di luoghi e momenti esperienziali, grazie alla compresenza di lavori più contemplativi e di installazioni in cui la partecipazione del pubblico è fondamentale per il compimento del processo artistico. L’idea che sta alla base di questa esposizione è mostrare come l’arte elettronica possa essere al contempo una lente di ingrandimento per guardare meglio la realtà circostante, ma anche un modo per costruire una nuova idea di mondo, al passo delle veloci mutazioni che attualmente interessano e fanno convergere mass media e forme dell’arte.

Le 9 videoinstallazioni propongono immaginari al contempo creativi, metaforici, caleidoscopici e realistici, ma anche azioni da compiere, instaurando talvolta un rapporto dialettico con lo spettatore che viene chiamato in causa come soggetto fondamentale per l’attivazione dell’opera.

Gli spettatori devono scegliere all’ingresso della mostra quale percorso affrontare per primo, se vorranno dapprima immaginare o agire, a seconda della propria curiosità e del grado di coinvolgimento che desidereranno sperimentare, vivendo l’arte come un gioco, ma assumendo dall’inizio la responsabilità di come avvicinarvisi.

Nonostante le videoinstallazioni siano idealmente distinte in due gruppi, il legame concettuale che le unisce è profondo: immaginare è di per sé una forma di azione mentale, in quanto produzione creativa di una gamma di possibilità di visione, così come agire significa innescare processi che stanno alla base della creazione di immaginari diversi.

ImmaginAzioni, dunque, una parola composta da due concetti compartecipi e imprescindibili che diventano anche i presupposti di questa mostra e delle installazioni che ne entrano a fare parte.

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