Pier Carlo Santini (Lucca, 20 aprile 1924 – Lucca, 28 giugno 1993), storico dell’arte, primo direttore della Fondazione Ragghianti.
Conseguita la maturità classica, frequenta l’università a Pisa, allievo prima di Matteo Marangoni, poi di Carlo Ludovico Ragghianti, con il quale si laurea nel 1951 con una tesi su Giambologna. Dal 1952 comincia a collaborare, a Firenze, con «seleArte», la rivista fondata da Ragghianti e finanziata da Adriano Olivetti. L’ impegno dura fino al 1957, quando Santini si trasferisce a Milano per diventare uno degli uomini di punta delle Edizioni di Comunità e, attraverso l’organizzazione di mostre (su Ottone Rosai, Felice Casorati, Osvaldo Licini, Atanasio Soldati…), dei servizi culturali della Olivetti.
Tornato a Lucca, insegna all’Università Internazionale dell’Arte di Firenze e all’Accademia di Carrara; la didattica diviene un altro pilastro della sua attività. Santini intanto licenzia pubblicazioni sull’architetto Lorenzo Nottolini e su pittori come Carlo Mattioli, Sergio Scatizzi, Alfredo Meschi, Antonio Possenti. Gli si devono anche mostre epocali di scultura contemporanea allestite a Lucca nel centro storico, sugli spalti delle Mura e all’Orto Botanico a partire dagli anni Settanta. E poi, ovviamente, alla Fondazione Ragghianti. Sotto la sua direzione, si svolsero mostre molto significative, da Scultura italiana del nostro tempo (ottobre-novembre 1982) alla personale di Emilio Greco (maggio-giugno 1987), da Fra il Tirreno e le Apuane (settembre-novembre 1990) a Ruskin e la Toscana (maggio-giugno 1993).
L’archivio Pier Carlo Santini è stato donato nel 2000 all’ente Cassa di Risparmio di Lucca tramite una scrittura privata. Una prima parte della donazione relativa alla biblioteca, riviste, opuscoli e fotografie è del 1992. L’archivio Santini si compone principalmente di carte relative alla sua attività culturale: dalle curatele delle mostre, alle docenze all’Accademia di Belle Arti di Carrara, dove ricoprì anche per un breve periodo il ruolo di direttore, alla già citata direzione della Fondazione Ragghianti, dalla nascita dell’ente fino al 1993.
Consistenze: 90 unità, 9 metri lineari.
Estremi cronologici della documentazione: 1924 – 1993.