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“Con questo corposo «Luk» numero 23 la rivista, pur mantenendo il suo formato, cambia la propria veste grafica, avendo di mira la chiarezza, l’eleganza e la leggibilità, e raddoppia la paginazione. Non soltanto alla veste editoriale si riducono però le riforme del periodico, che ambisce ad accentuare il suo carattere scientifico e a porsi con sempre maggior impegno quale spazio di approfondimento e ricerca su temi inerenti alle arti della visualità, con saggi anche di notevole respiro e ampiezza. Quelli inclusi nella prima sezione, che conserva la denominazione di ‘Inventario’, prendono spunto da mostre e iniziative tenutesi nel corso dell’anno, ma non costituiscono certo resoconti dell’attività della Fondazione – nulla d’informativo o giornalistico, insomma –, ma occasioni di analisi e studio in buona misura autonome e a sé stanti. Le ricerche su Ragghianti restano un elemento imprescindibile che ci contraddistingue. Frutto di un lunga e appassionata ricostruzione filologico-documentaria e critica sui suoi anni giovanili, ricca di novità e scoperte, è il lungo e avvincente testo di Antonino Caleca. L’idea di un dossier tematico all’interno della rivista, già in nuce nel numero  corso, si istituzionalizza, per così dire, nel «Luk» numero 23, che ospita quattro contributi incentrati sulle fototeche d’arte. L’ultima sezione della rivista, ribattezzata ‘Varia’, include testi differenti per temi, impostazione e àmbito temporale e tipologico di riferimento. Dunque uno sguardo largo, non settoriale, innervato da solide metodologie ma privo di schematismi sclerotizzanti, secondo la lezione e l’esempio di Ragghianti, nel solco di una fedeltà allo spirito del suo insegnamento, cui non si vuole venir meno, all’insegna della libertà e del rigore, etico oltre che scientifico” (dall’Editoriale del direttore Paolo Bolpagni)
SOMMARIO: 5 – Paolo Bolpagni Editoriale INVENTARIO 7 – Paolo Bolpagni e Angelica Giorgi Il Centro Studi Ragghianti dal 1981 a oggi. Note a margine della mostra “Una storia d’arte”. 13 – Il Centro Studi Ragghianti dal 1981 a oggi. Note a margine della mostra “Una storia d’arte”. Andreina Di Brino Sospensioni e sconfinamenti. 21 – Daria Ghirardini Mario Nigro. L’essenza della linea tra costruzione, percezione e colore. 29 – Carl Brandon Strehlke Hugh Honour. 35 – Aldo Colonetti  Glossario (provvisorio) di Gillo Dorlfes. 39 – Chiara Mari L’opera d’arte nello ‘specchio’ televisivo: la trasmissione “Vidikon” di Anna Zanoli. STUDI RAGGHIANTIANI 55 – Antonino Caleca La giovinezza di Carlo Ludovico Ragghianti: vicende di un «respinto ai margini». 74 – Emanuela Garrone Il rapporto tra Croce e Ragghianti. DOSSIER FOTOTECHE D’ARTE 83 – Francesca Mambelli Tra referenzialità e materia. Note sulla catalogazione delle fototeche d’arte. 90 – Emanuele Pellegrini Fotografie e altri rimedi. Dentro la fototeca di Carlo Ludovico Ragghianti. 101 – Valentina Frascarolo Un patrimonio da riscoprire: la fototeca di storia dell’arte dell’ateneo genovese. 107 – Martina Visentin L’archivio fotografico di Giuseppe Marchetti dei Civici Musei di Udine: una storia delle arti del Friuli. VARIA 119 – Annamaria Ducci Revoir le Moyen Âge di Roland Recht. Per una storia dello sguardo ‘nel’ e ‘sul’ gotico. 126 – Gigetta Dalli Regoli A tutela di Michele Angelo da Lucca, pittore stravagante. 138 – Davide Colombo Chicago 1957: Italian Sculptors. Qualche vicenda attorno alla scultura italiana in America. 155 – Stefano Zagnoni I negozi di Adriano Olivetti. Coerenza di stile e immagine noncoordinata. INIZIATIVE 166 – Iniziative della Fondazione Ragghianti nel 2017.

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